COSA FARE UNA GIORNATA NELLE MARCHE: LAGO DI BOCCAFORNACE
Ecco qui un altro articolo con delle idee su come passare una giornata nella Marche nel verde.
Ci troviamo in provincia di Macerata, più precisamente località Pievebovigliana, nel comune di Valfornace.
Il Lago di Boccafornace, è un bellissimo lago dall’acqua trasparente e azzurra con una bellissima camminata circostante. Si può lasciare la macchina al paesino terremotato di Pievebovigliana e andare a piedi con una camminata di un quarto d’ora, anche perché in prossimità del lago non ci sono parcheggi, ci stanno giusto due auto. È fortemente consigliata una giornata di sole per vedere la bellezza del lago e le sue trasparenze. C’è anche un punto dove poter grigliare ma bisogna portare l’occorrente ovvero la carbonella e i fiammiferi. Lungo il percorso sono situate delle panchine panoramiche da cui contemplare il paesaggio.
Nel laghetto ci sono anche pesci e cigni che vi seguiranno lungo il vostro cammino nella speranza di ricevere da mangiare. Io sono stata fortunata e ho visto anche una nutria.
I paesini nella zona sono tutti terremotati, quindi arrivare qui vi metterà un po’ di tristezza… Infatti non riesco neanche a suggerirvi qualcosa da visitare proprio perché ancora ci sono tutti i centri storici chiusi, segnalati come zona rossa: peccato perché sarebbero stati bellissimi. Dispiace il fatto che a distsanza di tantissimi anni ancora non si sia mosso nulla.
DOVE MANGIARE? Per completare la giornata vi suggerisco di riprendere la macchina e fermarvi a pranzo all’Agriturismo Sapori di Campagna, che hanno accettato anche il cane. Abbiamo mangiato casereccio, bevuto il caffè e siamo ripartiti alla volta della seconda tappa.
Nelle vicinanze, a soli 10 minuti di auto vi aspetta il Percorso delle Acque che porta alla cascata di Pieve Torina con una camminata di mezz’ora (solo andata) su un percorso davvero adatto a tutti, lungo 8 km totali andata e ritorno. Il sentiero ovviamente si trova lungo il fiume (io l’ho fatto in primissima primavera e il pomeriggio era già tutto in ombra e quindi era freddo, ma comunque bello e piacevole).
C’è un po’ di posto per lasciare l’auto lungo la SP96 ma bisogna stare molto attenti perché la prima volta che ci sono passata non avevo fatto caso all’inizio del percorso: questo è contrassegnato da delle sbarre che segnalano l’inizio di questa stradina di breccia che è appunto il percorso da seguire, comunque se lo impostate sul navigatore vi porta in questo preciso posto.
questo sentiero è adatto anche alle biciclette, ai passeggini e al cane, immersa nel verde lungo il torrente Sant’Angelo quindi sarete piacevolmente accompagnati dal fragore dell’acqua e dalla freschezza dell’ambiente (secondo me è molto adatto anche durante le calde giornate estive).
Volendo a metà sentiero si può prendere una deviazione di un quarto d’ora di salita che porta all’Eremo di Sant’Angelo, abbandonato per il terremoto ma davvero affascinante.
Vi ricordo che ho lasciato le storie in evidenza nel mio profilo Instagram per cui troverete delle sezioni interamente dedicate alle mie escursioni nelle Marche.